July 18 2018
Grazie alla comprovata esperienza di Rosetti Marino Group nel campo delle costruzioni navali, dell’innovazione tecnologica e delle soluzioni di navigazione all’avanguardia, Rosetti Superyachts sta lavorando con il dipartimento R&D del Gruppo, per trasferire la tecnologia del Remote Control dal settore commerciale a quello dello yachting. Un vantaggio competitivo che in questo momento nessun altro costruttore al mondo può offrire e che pone Rosetti Superyachts un passo avanti rispetto agli altri.
Nell’ambito della guida autonoma, a tendere quasi ogni tipo di veicolo potrà avere il pilota automatico. Nel campo dell’automotive, sono stati necessari alcuni anni per arrivare ad una fasedi teste altri ne occorreranno per vederlo pienamente operativo.
Alcune imbarcazioni commerciali senza equipaggio potrebbero essere attive prima della fine del decennio, quindi la logica conclusione è che anche i superyacht presto seguiranno la stessa strada.
Il rivoluzionario Remote Control System si basa su un collegamento di tipo M2M (machine-to-machine) realizzato a bordo di Giano Tuge assicurato da due tunnel criptati in Internet per assolvere alle richieste di Cyber Security con collegamento diretto nave – Remote Bridge, senza passare da server di terze parti. E’ quindi possibile governare a distanza il Giano ovunque si trovi, controllando il sistema video, i parametri di navigazione, la propulsione e l’automazione.
Il rimorchiatore Giano certificato Lloyds Register è stato presentato durante la convention 2018 “ITS Tugnology”-che si è tenuta a Marsiglia dal 25 al 29 Giugno-durante la quale il Capitano Carsten Nygaard è stato in grado di controllarlo dallo stand utilizzandola remote console.
Allo stesso modo,tramite unaconsole di comando posizionata in un ufficio a terra, lo yacht può essere manovratoa distanza da un ufficiale di provata esperienza, senza limiti geograficie congli stessi comandi presenti a bordo. I comandi vengono rimandati a terra dal capitano che si trova sull’imbarcazione. E’ possibile impostare una rotta e “trasportare” lo yacht alla sua destinazione finale, monitorando l’avanzamento tramite sistema video e camere a visione notturna. Ciò garantisce una maggiore sicurezza eun duplice controllo della navigazione, aspetto fondamentale per evitare collisioni.
La tecnologia a guida autonoma quindi esiste già ed i regolamenti in materia andranno adeguati. Si tratta di un argomento di interesse speciale dell’International Maritime Organisation (IMO), che fissa i regolamenti in acque nazionali e internazionali. Lo scorso anno l’IMO ha iniziato un’indagine per analizzare l’impatto degli yacht a guida autonoma.
L’ampiezza dei cambiamenti regolamentari dipenderà dal livello di autonomia consentita e il Lloyd’s Register, per esempio, ha già pubblicato la classificazione di sei livelli di autonomia. La legislazione marittima è uno dei sistemi legali più antichi al mondo, che è stato adattato con successo dalla vela al motore a vapore e oltre – non ci sono dubbi che nel prossimo futuro si adatterà agli yacht autonomi a controllo remoto.
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