10 giorni dopo il produttore giapponese di motori Honda, il cantiere del catamarano Fountaine-Pajot viene a sua volta ricattato dagli hacker.

Venerdì 19 giugno, il costruttore di imbarcazioni da diporto Fountaine-Pajot, noto per i suoi catamarani da crociera ma anche per le sue barche a vela monoscafo Dufour, è stato oggetto di un attacco informatico.

Questo attacco ha colpito i suoi sistemi informatici, ma anche parte delle sue operazioni, direttamente collegate all'informatica.

In un comunicato stampa diffuso questa mattina, il cantiere navale, con sede nella periferia di La Rochelle (costa occidentale della Francia), ha dichiarato che sta mobilitando le sue squadre per mantenere l'attività e consentire il ritorno alla normalità il più rapidamente possibile.

Questo hacking informatico arriva in un momento cruciale per il sito, che è in pieno svolgimento dopo il riavvio dei suoi siti produttivi, dopo la loro chiusura durante il contenimento dell'epidemia di Covid 19, chiusura che ha causato un lunghissimo ritardo nelle consegne.

Se la prima metà dell'attività di Fountaine-Pajot aveva portato a una crescita del 20,1% del business, trainata dai multiscafi, - essendo il marchio Dufour nel bel mezzo della ridefinizione della sua strategia di distribuzione - questa crescita sarà logicamente tagliata quest'anno da 2 mesi di mancata produzione, compensando la perdita di produzione che sembra quasi impossibile.

Questo hacking arriva a 2 settimane di distanza da un hacking alla Honda, in Giappone, che aveva interessato parte delle sue operazioni, in particolare in marina, essendo il produttore giapponese di motori uno dei protagonisti del mercato dei motori fuoribordo.